ANTONIO IOVANE, IL CARNEFICE
(MONDADORI, PP. 439, EURO 21) "Sono circa trecento i criminali
nazisti fuggiti in Argentina dopo la guerra, qualcuno è stato
catturato, i più si sono estinti", scrive Antonio Iovane, classe
'74, giornalista e autore di podcast, nel romanzo-inchiesta Il
carnefice, uscito per Mondadori, nella collana Strade Blu.
Scappa in Sud America anche Erich Priebke, capitano delle Ss,
che partecipò all'organizzazione e all'esecuzione del massacro
delle Fosse Ardeatine, avvenuto il 24 marzo 1944. Priebke si
stabilisce a Bariloche, in Patagonia, ai piedi delle Ande. Nel
1994, davanti all'istituto Primo Capraro, viene rintracciato da
una troupe dell'emittente statunitense Abc.
"Il 6 maggio 1994 in televisione compare il volto di Erich
Priebke ripreso dall'alto in basso mentre tenta di spiegare che
lui, alle Fosse Ardeatine, eseguiva solo gli ordini. E' allora
che il magistrato Antonino Intelisano lo vede. E' allora che una
partigiana, Carla Angelini, chiama un'altra partigiana, Maria
Teresa Regard, per dirle: E' lui, è lui, quello di via Tasso",
racconta Iovane in un capitolo del libro. Priebke è estradato in
Italia nel 1995. Nel 1998 è condannato all'ergastolo e nel 1999
gli vengono concessi gli arresti domiciliari. Muore a Roma nel
2013 all'età di cento anni.
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