"In attesa del responso del
sopralluogo tecnico occorre sospendere il taglio del bosco
della Foresta mediterranea di Monte Pugliano a Telese Terme nel
rispetto del divieto imposto dalla Regione Campania e del
Regolamento boschivo regionale. Un taglio di pini e cipressi
fatto eseguire per contrastare i frequenti crolli di esemplari
di pini situati sulle maggiori pendenze, non può giustificare
una 'mattanza' che è sotto gli occhi di tutti". E' l'appello che
Legambiente Valle Telesina rivolge al sindaco di Telese Terme
che sulla vicenda non intende cedere in quanto "la ditta
incaricata sta tagliando le conifere ma anche gli alberi ed
arbusti di latifoglie sottostanti, in violazione
dell'autorizzazione della Regione Campania".
"Dato che la distruzione in atto del bosco di latifoglie
procede velocissima - dice Grazia Fasano, presidente di
Legambiente Valle Telesina - ci auguriamo che gli enti
istituzionali interpellati, diano uno stop al taglio
indiscriminato perché questo appalto a Telese Terme si sta
sempre più configurando come una sventura. I terrazzamenti e la
piantumazione per file erano stati realizzati con le conoscenze
boschive e le competenze degli anni '50 con l'obiettivo di
rimboschire e proteggere il versante molto ripido. Oggi, con le
forti piogge sempre più frequenti a causa della crisi climatica
dobbiamo essere tutti impegnati ancor di più nella difesa del
patrimonio forestale autoctono costituito dai lecci e dalle
altre latifoglie di Monte Pugliano per il quale lo stesso comune
di Telese Terme ha richiesto alla Regione Campania e al
Ministero dell'Ambiente l'inserimento nel Parco nazionale del
Matese".
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