La Toscana vara nuove indicazioni
per l'assistenza di chi soffre di asma grave. Un nuovo
approccio, si spiega, elaborato dall'Organismo toscano per il
governo clinico che ha avuto il consenso delle Aziende sanitarie
e della Fondazione Monasterio e che consentirà "una gestione più
efficace ed efficiente del percorso per chi è afflitto da questa
patologia. Un tema non solo di qualità ma anche di
sostenibilità, perché un accesso più tempestivo alle cure
consentirà di ridurre il carico sanitario e sociale e il peso
economico della malattia".
L'Organizzazione mondiale della sanità, ricorda la Regione,
stima che nel mondo ci sono 235 milioni di asmatici. Dati
epidemiologici italiani aggiornati al 2017 quantificano nel 6,6
per cento della popolazione nazionale, pari a poco più di 60
milioni di persone, gli asmatici in Italia. Di questi il 5 per
cento è afflitto dalla forma grave ed utilizza da solo la metà
delle risorse spese per l'asma. Mediamente in Europa un paziente
asmatico costa al sistema sanitario ed economico, comprese le
giornate di lavoro perse, 1.583 euro e 2.281 euro chi ha un'asma
grave.
Nel mondo muoiono ogni giorno mille persone di asma, spesso per
inadeguata diagnosi di gravità e gestione inadeguata della
patologia, compreso l'eccessivo utilizzo di broncodilatatori.
Le nuove indicazioni a cui la Giunta toscana ha dato il via
libera, su proposta dell'assessore al diritto alla salute Simone
Bezzini, prevedono questionari standardizzati, teleconsulti tra
medici di medicina generale e specialisti per garantire una
gestione appropriata degli accessi e l'elenco delle indagini
diagnostiche da operare. Come indicazione terapeutica si
prescrive la massimizzazione della terapia inalatoria e il
trattamento con farmaci biologici, laddove il paziente sia
idoneo. Seguirà un percorso di condivisione degli indirizzi.
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