Sulla mappa delle aree idonee per
la realizzazione di impianti da energie rinnovabili "l'obiettivo
è quello di ridare centralità alle Regioni, noi come Regione
Sardegna vogliamo decidere sul nostro territorio, vogliamo
scegliere noi dove fare le cose".
Lo ha ribadito il neo assessore dell'Industria Emanuele Cani,
a margine della riunione della giunta regionale che ha approvato
un disegno di legge che sospende per 18 mesi qualsiasi attività
di messa in opera delle strutture di produzione di energia da
fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico. Una dichiarazione
che rafforza quella della presidente Alessandra Todde, che ha
definito "irricevibile" la bozza sulle aree presentata dal
ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica.
Il percorso in Conferenza Stato-Regioni, in cui la Sardegna è
coordinatrice della commissione Energia, si chiuderà con la
definizione di una mappa, ma poi "c'è tutta un'attività
successiva della Regione che dovrà, secondo il nostro punto di
vista, definire quelli che dovranno essere gli spazi occupati
dagli impianti", ha precisato Cani che coordinerà i lavori nel
tavolo nazionale.
Diciotto mesi di tempo, ma l'obiettivo è di stringere i tempi
a sei mesi per compiere i passi necessari, tra questi
prioritario è il nuovo Piano energetico regionale "fermo al 2016
- sottolinea Cani -: in questi anni sono capitate tante cose,
purtroppo quel piano non è assolutamente adeguato. Questo è un
adempimento che possiamo e dobbiamo assolutamente definire nel
brevissimo tempo".
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