"Morire sul lavoro a 37 anni, come
a qualsiasi altra età, non è giusto e non dovrebbe accadere. Che
questo giorno ci serva a tutti quanti per riflettere su quelle
che potrebbero essere le migliorie in ambito lavorativo per far
sì che certe tragedie non accadano". Lo dicono all'ANSA i
familiari di Alessandro D'Andrea, una delle sette vittime alla
centrale elettrica di Suviana, insieme all'avvocato Gabriele
Bordoni che li assiste. "Vorremmo aggiungere anche un nostro
caro e sincero ringraziamento a chi ha lavorato senza sosta per
soccorrere Alessandro, così come tutte le altre persone che ci
hanno sostenuto in quei giorni così difficili e che continuano a
farlo anche oggi", proseguono.
Le sorelle, i genitori e la sua compagna di vita, Sara,
insieme all'avvocato Bordoni, vogliono ricordarlo "con poche ma
chiare parole": Alessandro "ha da sempre amato il suo lavoro,
tanto da spingersi a lasciare i propri affetti in Toscana sin da
molto giovane e trasferirsi in una delle più grandi metropoli
del lavoro, a Milano, dove avrebbe avuto sicuramente maggiori
possibilità di crescita personale ma soprattutto professionale.
Questo per dire che Alessandro si è impegnato e sacrificato, ha
avuto sempre la voglia di sapere, di conoscere e di imparare e
così ha viaggiato per lavoro in tutto il mondo. Ad oggi avrebbe
avuto ancora tantissima voglia di fare, di migliorare, nel suo
piccolo, quella che è la realtà di vita che ci circonda. È
proprio per questo che aveva scelto di lavorare nell'ambito
delle energie rinnovabili, materia che lo affascinava così tanto
proprio perché gli dava la possibilità di unire conoscenze in
campo dell'idraulica, se non anche dell'elettronica e anche
della meccanica".
"Era entusiasta, credeva nel valore del lavoro e
dell'impegno, aveva fiducia nel suo futuro e ci coinvolgeva
raccontandosi del suo mondo e questo ci ha sempre reso felici e
ci mancherà tantissimo". "Così - concludono - ricordiamo
Alessandro e, con lui, tutte le vittime sul lavoro e alle loro
famiglie; ed ora veglia su di noi da lassù e stacci vicino
proprio come eri solito fare anche qui".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA